Del Boca – L'Italia bugiarda




Abbiamo spesso detto e scritto che Lorenzo Del Boca, scrittore, storico e già decennale presidente dell’ordine dei giornalisti, era il simbolo di come poteva e doveva essere unita l’Italia: nel reciproco rispetto di storie, tradizioni e verità storiche. Fin dalle prime telefonate, più o meno 20 anni fa, con il suo inconfondibile accento piemontese, mi aveva fatto capire la sua passione sincera di fronte alle tante bugie del cosiddetto “risorgimento”. Di lì a poco sarebbero stati pubblicati i primi due best-seller di un filone sempre più vivo e sempre più seguito: “Maledetti Savoia” e “Indietro Savoia” (già nei titoli tutto un programma chiaro e inequivocabile). Da lì ad oggi ci siamo ritrovati spesso a “combattere” dalla stessa trincea e contro gli stessi “nemici”: quelli che Pierluigi Battista definisce (nella prefazione dell’ultimo libro di Lorenzo) i “censori dell’ortodossia, i sacerdoti della verità ufficiale” con tanto di “timbri di Stato”. 
E, aerei permettendo, Lorenzo è sempre disponibile a “combattere” e, dopo il “combattimento”, a trascorrere ore notturne e piacevolissime tra una pizza e un Ferdinando II di Borbone,  un Conte di Cavour e un buon caffè, tra il nostro Napoli e la sua (nessuno è perfetto…) Inter, come solo i vecchi e veri amici sanno fare. 
E’ appena uscito un nuovo libro di Lorenzo Del Boca che, per Neoborbonici (e non) ha già nel titolo mille motivi per essere acquistato: “L’Italia bugiarda. Smascherare le menzogne della storia per diventare finalmente un Paese normale” (Piemme, 2013). Come non essere d’accordo? Dall’unificazione alla Prima Guerra Mondiale, dal fascismo alla resistenza, dalla Costituzione alla (prima e seconda) repubblica, il libro fornisce le password giuste, nel consueto stile carico di rabbia e di ironia, per riconoscere e smascherare le tante (troppe) bugie della nostra storia. E lavori di giornalisti “curiosi e irriverenti” come questo in Italia più che altrove sono davvero indispensabili, a prescindere da quello che pensano i sacri “depositari della verità ufficiale”. E così quelle pagine ci raccontano i massacri dei meridionali (“i fratelli liberatori fucilatori dei fratelli liberati”), la distruzione dell’economia del Sud,  le differenze dei bilanci napoletani e torinesi, gli scandali riferibili ai Mazzini o ai Cavour, i misteri dell’alta finanza da Bastogi ad oggi, con i puntuali e preziosi collegamenti tra passato e presente… Dopo il fallimento dell’Italia della retorica e delle bugie, Del Boca e il suo libro rappresentano una provocazione necessaria e una vera speranza per il futuro  di un Paese che vive una crisi che non è solo economica e che può trovare, anche grazie a libri come questo, strade veramente nuove per un riscatto atteso da troppo tempo. 

 Gennaro De Crescenzo

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