Come imparare a conoscere la storia del Meridione partendo dallo studio dell'idioma.

Corso di Lingua, Letteratura 
e Cultura Napoletana 
a Portici
Come imparare a conoscere la storia del Meridione 
partendo dallo studio dell’idioma.

di 
Tonia Ferraro


Dopo l’annessione (a dir poco violenta) del Regno delle Due Sicilie, il nuovo Governo legittimo (che aveva preso Napoli senza colpo ferire anche col favore della camorra, primo caso nel neonato Regno d’Italia di collusione dello Stato con la malavita organizzata), decise che, per mancanza di fondi, e mentre preparava un nuovo ordinamento scolastico, venissero chiusi tutti gli istituti d’istruzione.
La chiusura durò dieci anni; di conseguenza, venne creata una classe di analfabeti, cosa che diede la possibilità ai vincitori di dare agli ex-duosiciliani la patente di persone ignoranti e retrograde, creando per sé, invece, quella di galantuomini. Sempre dieci anni durò la resistenza dei fuorusciti dall’esercito regolare borbonico. I militari (a parte quelli che si erano lasciati corrompere, permettendo a circa mille uomini di conquistare un Regno intero), infatti, si diedero alla macchia unendosi, a volte, alle bande di briganti, attuando tecniche di guerriglia per contrastare l’invasore. Cosa che diede l’opportunità al nuovo governo di mettere in atto non solo una vera e propria pulizia etnica, ma di inventare la famosa Questione Meridionale, che, per loro, non è stata ancora risolta.
A parte queste poche ma essenziali informazioni, che, grazie alla storiografia ufficiale (scritta dai vincitori), ancora molti ignorano, preme sottolineare che il Meridione era abitato da un grande popolo, colto, raffinato, prospero e all’avanguardia in ogni settore, tanto da essere la terza potenza europea. Il termine borbonico usato oggi, specialmente da persone di scarsa cultura, ha una connotazione estremamente negativa. Invece no, e bisogna conoscere, sapere ed essere orgogliosi della verità storica patrimonio di tutti i Meridionali. Per apprendere la vera storia di un popolo, non c’è niente di meglio che cominciare a studiare la lingua napoletana, idioma ufficiale del Regno delle Due Sicilie, che ha il suo vocabolario, la sua grammatica e la sua sintassi.
E tanto ancora si può conoscere dall’approfondimento della cultura millenaria del Sud e dalle lezioni di civiltà che sono state date al mondo fino all’ultimo giorno di Regno indipendente. Più che valida, dunque, l’iniziativa di Ottocento Napoletano: un corso di lingua, letteratura e cultura napoletana. Ottocento napoletano è una società della Fondazione Pennese, Ente Morale, che, attraverso di essa, realizza profitti per reinvestirli in lavoro per i giovani e utilità sociali Ottocento napoletano, che già nel nome richiama le nostre tradizioni, ha nel proprio statuto la lotta alla camorra, alla corruzione e al malcostume della Pubblica Amministrazione; non è una società onlus in senso economico, ma ne ha le stesse finalità morali; uno dei suoi scopi primari, anzi, è quello di affrancarsi dall’assistenzialismo, produrre e far ripartire la nostra economia.
Il corso che propone, diviso in quattro moduli, ha come finalità quella di fornire ai partecipanti tutti gli strumenti necessari per ottenere la conoscenza della lingua e della cultura napoletana mediante un percorso linguistico, letterario, storico e culturale. La conoscenza della storia locale e del modo in cui si è espresso il genio partenopeo, verrà affrontata di volta in volta attraverso un tema specifico in ognuno dei quattro moduli. Il corso linguistico sarà incentrato sullo studio lingua napoletana attraverso il lessico, la fonetica, la morfologia e la sintassi. Ad esso è strettamente correlato il modulo letterario, all’interno del quale verranno proposti la lettura e lo studio delle maggiori opere in lingua dei grandi autori della letteratura e del teatro partenopei.
La formazione linguistica sarà affiancata dallo studio della storia millenaria di Napoli e della sua cultura, sia sotto il profilo delle arti maggiori, musica, pittura, scultura e architettura, che con lo studio delle opere letterarie. Docente del corso sarà il dott. Leopoldo Fontanarosa, laurea in Lettere Moderne, archivista librario, un master in Gestione ed Amministrazione del Personale; da anni si occupa della tutela e del recupero del patrimonio artistico, musicale e letterario meridionale attraverso diversi progetti nazionali ed internazionali. Tutte le attività che svolge sono associate alla sua principale attività di musicista: diplomatosi presso il Conservatorio di Genova, è violinista e musicologo di rilievo ed è direttore dell’Orchestra della Compagnia degli Artisti di Ottocento Napoletano.

Per ulteriori informazioni sul Corso di Lingua, Letteratura e Cultura Napoletana si può contattare il numero: 081476340, dal lunedì al venerdì, dalle ore 09:00 alle 13:00.

 Fonte: ilmediano.it 

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