PER LE VITTIME MERIDIONALI DELL’UNITÀ D’ITALIA
Celebreremo anche quest’anno il 13 febbraio, ultimo giorno del Regno delle Due Sicilie a Gaeta, il Giorno della Memoria per il Sud con una serie di eventi che quest’anno, purtroppo, saranno online.
Nessuna “vendetta”, Re Francesco non vuole; nessuna “divisione”, già siamo abbastanza divisi (mai uniti); “nessun rancore”, un sentimento a noi sconosciuto. Questi sono elementi che non fanno parte della nostra tradizione da oltre 2000 anni.
Solo il diritto di ricordare tutta la storia, anche quella che portò al Sud massacri, fucilazioni, arresti, deportazioni con un’emigrazione ed una Questione Meridionale mai conosciute prima e tuttora in corso nel silenzio degli storici “ufficiali” e dei politici locali e nazionali “ciucci e venduti”. E alcuni di essi sono anche contrari a dibattiti o riflessioni, alcuni offendono quella memoria, alcuni propongono “l’oblio” dopo 160 anni di mistificazioni e cancellazioni di verità ormai rivelate e sempre più diffuse.
In un recente video il noto prof. Barbero attacca, nelle risatine della sala, chi chiede il Giorno della Memoria e qualcuno, prima o poi, ci spiegherà se è più “divisivo” il giorno della memoria o un Paese che non assicura pari diritti a tutti i suoi abitanti da oltre un secolo e mezzo…
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