Il Sud è la colonia del Nord
ma prima dell’Unità era la parte più ricca d’Italia
di
Natale Cuzzola
Per 150 anni, dall’unità d’Italia, è stato fatto di tutto per azzerare la memoria degli italiani e dare l’idea che il Sud sia sempre stato arretrato e povero. Sono state chiuse le scuole per oltre un decennio, compiute stragi, saccheggi, un genocidio dalle proporzioni bibliche consumato dai piemontesi nei confronti dei meridionali.
Dopo pochi mesi dall’ingresso del mercenario Giuseppe Garibaldi i meridionali, avvedutisi delle ruberie che venivano perpetrate nei loro confronti, ridotti alla fame dai colonizzatori “fratelli d’Italia”, reagirono in massa contro l’infame occupazione, la resistenza contro gli oppressori durò 10 anni! Eppure sui libri di storia Garibaldi, Vittorio Emanuele e Cavour vengono definiti come coloro che ci liberarono dall’oppressione dei Borbone: se vennero a liberarci perché la guerra durò 10 anni!? Furono sciolti nella calce 40 mila meridionali nel lager di Fenestrelle, in totale un milione di meridionali ammazzati per realizzare una colonia.
Decine e decine di paesi devastati, molti rasi al suolo. A Pontelandolfo e Casalduni si raggiunse l’apice della bestialità fratricida, tutti i 5000 abitanti furono massacrati, bruciati vivi, non una casa rimase in piedi. Ed a Vicenza ogni anno viene deposta una corona d’alloro al criminale di guerra (di tante gesta eroiche, compreso lo stupro come arma di guerra) Pier Eleonoro Negri al quale lo stato conferì la medaglia d’oro al valor militare!
Dal Sud non andava via nessuno. Oltre ad un sistema produttivo in espansione che aveva nel comparto industriale un numero di addetti all’industria superiore al Nord Italia la sussistenza era garantita dagli Usi Civici.
I Borbone avevano concesso per legge l’uso dei terreni demaniali per coltivare, fare legna e pascolo. La gente il cui terreno di proprietà fosse stato insufficiente per i bisogni familiari raccoglieva quel che produceva sui
terreni dello Stato. Con l’occupazione i meridionali si videro negato il Diritto agli Usi Civici e le terre demaniali vendute ad usurpatori.
Il popolo, ridotto alla fame, ebbe due possibilità, Emigrante o Brigante.
Oltre 24 milioni di braccia e menti dopo l’Unità andarono ad arricchire altre regioni e stati, prima erano lavoranti e consumatori, oggi laureati e sempre consumatori in altre regioni già ricche mentre noi sosteniamo il costo per la loro formazione comprese le spese alle università del Nord.
I briganti sono sempre esistiti dappertutto, perfino in Germania, al Nord il fenomeno era diffuso, famosi erano il Passator Cortese, Ghino di Tacco, Carcini ed altri ancora. Al sud vi erano(anche) briganti criminali ma i soldati che non vollero abiurare il re Borbone e giurare fedeltà a Vittorio Emanuele, assieme alla gente impoverita iniziarono la guerra di resistenza, che duro 10 anni ma costoro furono accomunati ai veri briganti. Alcuni di questi guerriglieri furono dei grandissimi eroi. Vi sono dei gruppi su facebook (Fuoco del Sud – Fuoco del Sud Calabria ed altri) dove gli iscritti si definiscono “Brigante”, Patriota, con orgoglio insopprimibile. Prima acquisiremo consapevolezza di cosa eravamo, prima riemergerà l’orgoglio dei tanti primati e delle tantissime ricchezze economiche e culturali sepolte sotto un mare di fango e prima apriremo la porta per la rinascita grazie alle immense risorse e potenzialità invidiabili di una terra dalle mille bellezze. Quella frattura immonda creata 150 anni fa creò la Questione Meridionale di una terra che prima era ricca ma le cui conseguenze producono effetti dannosissimi a tutta la nazione, la Germania veramente unita a distanza di 20 anni cresce al 5% la mala unità fa crescere l’Italia ad un vergognoso 0,8%. L’immagine mostra l’andamento del PIL al Sud dall’Unità ad oggi e dice più di tante parole, come sia stato realizzato alla perfezione il progetto unitario di un Sud come colonia a servizio del consumo dei beni che devono essere prodotti solo al Nord.
I Borbone avevano concesso per legge l’uso dei terreni demaniali per coltivare, fare legna e pascolo. La gente il cui terreno di proprietà fosse stato insufficiente per i bisogni familiari raccoglieva quel che produceva sui
terreni dello Stato. Con l’occupazione i meridionali si videro negato il Diritto agli Usi Civici e le terre demaniali vendute ad usurpatori.
Il popolo, ridotto alla fame, ebbe due possibilità, Emigrante o Brigante.
Oltre 24 milioni di braccia e menti dopo l’Unità andarono ad arricchire altre regioni e stati, prima erano lavoranti e consumatori, oggi laureati e sempre consumatori in altre regioni già ricche mentre noi sosteniamo il costo per la loro formazione comprese le spese alle università del Nord.
I briganti sono sempre esistiti dappertutto, perfino in Germania, al Nord il fenomeno era diffuso, famosi erano il Passator Cortese, Ghino di Tacco, Carcini ed altri ancora. Al sud vi erano(anche) briganti criminali ma i soldati che non vollero abiurare il re Borbone e giurare fedeltà a Vittorio Emanuele, assieme alla gente impoverita iniziarono la guerra di resistenza, che duro 10 anni ma costoro furono accomunati ai veri briganti. Alcuni di questi guerriglieri furono dei grandissimi eroi. Vi sono dei gruppi su facebook (Fuoco del Sud – Fuoco del Sud Calabria ed altri) dove gli iscritti si definiscono “Brigante”, Patriota, con orgoglio insopprimibile. Prima acquisiremo consapevolezza di cosa eravamo, prima riemergerà l’orgoglio dei tanti primati e delle tantissime ricchezze economiche e culturali sepolte sotto un mare di fango e prima apriremo la porta per la rinascita grazie alle immense risorse e potenzialità invidiabili di una terra dalle mille bellezze. Quella frattura immonda creata 150 anni fa creò la Questione Meridionale di una terra che prima era ricca ma le cui conseguenze producono effetti dannosissimi a tutta la nazione, la Germania veramente unita a distanza di 20 anni cresce al 5% la mala unità fa crescere l’Italia ad un vergognoso 0,8%. L’immagine mostra l’andamento del PIL al Sud dall’Unità ad oggi e dice più di tante parole, come sia stato realizzato alla perfezione il progetto unitario di un Sud come colonia a servizio del consumo dei beni che devono essere prodotti solo al Nord.