Sabato 19 dicembre 2020, a Formia, è stata scoperta una targa che ricorda la “Dogana Indipendente delle Due Sicilie” e il connesso “Ufficio Daziario”. Un’iniziativa guidata dal nostro compatriota e Rappresentante del Movimento Neoborbonico per il Golfo di Gaeta Daniele Iadicicco, coadiuvato dalle associazioni locali Terra Aurunca, Centro Studi Storici Archivistici di Formia e dal WebProgens e alla presenza del Duca Massimo Patroni Griffi e del Dott. Raffaele Capolino.
Il sistema doganale sia terrestre che portuale del Regno delle Due Sicilie, faceva parte di una complessa ma funzionale architettura commerciale che tutelava le produzioni interne e ne facilitava l’esportazioni, ma solo per le eccedenze perché doveva prima essere soddisfatta la richiesta interna. Fu tra gli elementi portanti del decollo economico-commerciale e, quindi, finanziario di uno Stato ridotto alla miseria dal precedente vicereame austriaco. In pochi anni il Regno dei Borbone risalì la china economica in cui era stato sprofondato, per raggiungere livelli commerciali internazionali inimmaginabili senza, peraltro, sfruttare le classi rurali ed operaie, né sottoponendo il popolo ad insostenibili balzelli. Una politica che solo di fronte all’attuale aberrazione liberista e capitalista gli storici stanno cominciando a studiare, comprendere e ad apprezzare.
Segnare con una lapide, come ha fatto in nostro compatriota, ciò che ancora resta di questa formidabile struttura, è fondamentale per recuperare la nostra memoria storica confusa e dispersa da una mitologia risorgimentale lontana dalla verità storica.