Da New York al Circolo Polare Artico, dall’Estonia ad Harvard, da Milano a Palermo, dalle feste religiose ai festival di diversi partiti politici, Gianni Aversano riesce a conquistare l’approvazione delle più disparate platee.
Cantante, musicista, attore, autore e insegnante di Filosofia. Innumerevoli sono gli eventi che lo hanno visto protagonista, tra cui le celebrazioni per Carl Orff, in Germania, ed un concerto privato per il card. Ratzinger, il quale affermò: “Vi ringrazio per avermi fatto conoscere Napoli al di là della astratte sociologie”.
Nel 1997 fonda il Trio Napolincanto, che riceve il premio Histonium per l’impegno artistico e culturale finalizzato alla riscoperta della bellezza e del messaggio universale della canzone napoletana.
Il loro video “Risorgimento da cantare”, trasmesso da RAI2, sulle insorgenze del Sud rispetto al processo di unificazione piemontese, ha riscosso un notevole successo nella rete.
L’originalità dell’arte di Gianni Aversano consiste nella valorizzazione, dell’umano, del senso religioso e della poesia che sono al fondo delle canzoni del repertorio partenopeo, attraverso una forma di teatro-canzone coinvolgente ed appassionante.
Le sue doti attoriali gli consentono inoltre di dare vita in modo originale alla famosa maschera di Pulcinella e ad una serie di personaggi esilaranti che popolano le vicende delle “macchiette” napoletane.
Da alcuni anni Gianni Aversano è anche voce solista dell’Orchestra Popolare Italiana di Ambrogio Sparagna
Il Tg1 musica e il Tg2 della RAI hanno mandato in onda pregevoli servizi sulla sua attività; “La stanza della musica” di Radio 3 RAI e Radio Vaticana hanno ospitato esecuzioni live. L’Espresso, L’Avvenire e numerosi quotidiani regionali hanno parlato dell’attività di Gianni e del Trio Napolincanto.
Sette dischi all’attivo, tra cui: “Napule, popolo e Dio” e “Mozart e Pulcinella. Serenata buffa di una notte napoletana”, tratto dall’omonima operetta buffa, lavoro originale dello stesso Gianni Aversano, che ha ottenuto notevoli riconoscimenti dalla critica teatrale. In essa si racconta, tra esecuzioni di arie e brani popolari del ‘700 napoletano, della permanenza di Mozart a Napoli e dell’influsso su di lui esercitato da quell’immenso patrimonio artistico. Il settimo disco –Miserere ‘e me- si avvale degli arrangiamenti del maestro Maurizio Pica e di una rosa di musicisti di grande calibro.