Ad annunciarlo è stata Anna Laura Orrico, Sottosegretario del Ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo, durante un’interpellanza relativa all’antico approdo settecentesco di Napoli. Come sappiamo, l’Arco Borbonico è crollato il 2 gennaio 2021 a causa dell’incuria, come aveva segnalato la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli, obbligando l’Autorità Portuale a restaurarlo. Infatti tante erano state le denunce e gli appelli, anche e soprattutto da parte dei nostri attivisti neoborbonici, affinché no si perdesse quel pezzo della nostra Storia.
“L’intervento di restauro, che si intende avviare nel più breve tempo possibile, compatibilmente con le procedure dettate dalle normative di riferimento, si ritiene del tutto idoneo al ripristino del manufatto” ha dichiarato Orrico. “In conseguenza delle violentissime mareggiate che a partire dal precedente 28 dicembre hanno interessato il litorale partenopeo e che hanno determinato ingenti danni al lungomare e al Castel dell’Ovo, si è dato corso a immediate interlocuzioni di natura tecnica con l’Autorità portuale finalizzate all’adeguamento delle intenzioni progettuali precedentemente definite condividendo la necessità, data l’urgenza dell’intervento, di affidare il coordinamento delle attività di progettazione alla Soprintendenza”.
Il Sottosegretario del MiBACT ha illustrato le linee fondamentali del progetto di restauro: “Recupero di tutti gli elementi crollati; consolidamento della platea fondale e realizzazione di una centina a sostegno della volta; ricollocazione degli elementi lapidei di rivestimento; ricostruzione del contrafforte crollato”.