Dopo 23 anni, in occasione dell’anniversario dei 160 anni dall’eccidio, esce in una nuova edizione rivisitata, con l’editore Marotta&Cafiero e nella collana ‘O Pappice diretta da Pino Aprile, il libro che tra i primi raccontò quanto accadde a Pontelandolfo e Casalduni il 14 agosto 1861.
Il testo è stato rivisto, l’introduzione è completamente nuova e fa il punto su negazionismi e studi che, dall’uscita della prima edizione 23 anni fa, si sono succeduti.
14 agosto 1861. Una banda di briganti uccide 41 soldati del neonato esercito italiano. 400 bersaglieri vengono inviati a Pontelandolfo e Casalduni dagli alti comandi. È una strage, una rappresaglia italiana. Un eccidio dell’Italia post-unitaria.
Gigi Di Fiore, attraverso la storia di due giovani, ricostruisce la violenza sul paese e sui suoi abitanti. Un libro a cavallo fra il romanzo e la ricostruzione storica, che racconta una delle pagine più sanguinose del Risorgimento. Un volume necessario che solo il talento narrativo di Gigi Di Fiore poteva regalarci.
Gigi Di Fiore è una delle firme più autorevoli de Il Mattino, ha pubblicato oltre 20 libri. Esperto di camorra, di storia del Mezzogiorno e revisionismo del Risorgimento. Vincitore del Premio Saint Vincent per il giornalismo e del Premio Dorso per il Mezzogiorno. È cittadino onorario di Pontelandolfo.