”Auguriamo un buon lavoro al sindaco Traversa, alla sua giunta ed ai consiglieri comunali e lo facciamo avendo sotto gli occhi una città smarrita che necessita, oggi più che mai, di una guida autorevole ed efficiente.
La delegazione catanzarese del Movimento Neoborbonico, confidando nella sensibilità della nuova compagine amministrativa, rinnova agli organismi comunali l’invito a rivedere la toponomastica cittadina nella quale non vi è traccia del glorioso Regno delle Due Sicilie e dei sovrani di Casa Borbone. Trattandosi di un periodo lungo quasi due secoli – si legge in una nota del movimento – risulta evidente che una siffatta ”dimenticanza’ non può essere casuale ma rappresenta un chiaro indizio di come la memoria collettiva del Sud sia stata manipolata e rimossa per favorire l’opera di colonizzazione dei ”fratelli’ piemontesi. A 150 anni dalla caduta di quel Regno crediamo sia giunta l’ora di leggere la storia senza la lente deformante della retorica risorgimentale a maggior ragione se essa contribuisce a svilire e mortificare il carattere e l’identità delle popolazioni meridionali. Ciò posto, chiediamo agli uffici comunali – precisa il comunicato – di accogliere l’istanza, depositata lo scorso mese di marzo, volta ad ottenere l’intitolazione di una via a Ferdinando II di Borbone, sotto il cui regno lo stato delle Due Sicilie conseguì importanti primati mondiali sia in campo economico che sociale. La figura di questo grande statista, ricordato con il calunnioso epiteto di ”Re Bomba’, deve essere sottratta alla plurisecolare propaganda mistificante dei vincitori, ancor oggi riproposta nei testi scolastici, per essere definitivamente consegnata alla storia come quella di un sovrano illuminato che fece la grandezza del Sud’.
La delegazione catanzarese del Movimento Neoborbonico, confidando nella sensibilità della nuova compagine amministrativa, rinnova agli organismi comunali l’invito a rivedere la toponomastica cittadina nella quale non vi è traccia del glorioso Regno delle Due Sicilie e dei sovrani di Casa Borbone. Trattandosi di un periodo lungo quasi due secoli – si legge in una nota del movimento – risulta evidente che una siffatta ”dimenticanza’ non può essere casuale ma rappresenta un chiaro indizio di come la memoria collettiva del Sud sia stata manipolata e rimossa per favorire l’opera di colonizzazione dei ”fratelli’ piemontesi. A 150 anni dalla caduta di quel Regno crediamo sia giunta l’ora di leggere la storia senza la lente deformante della retorica risorgimentale a maggior ragione se essa contribuisce a svilire e mortificare il carattere e l’identità delle popolazioni meridionali. Ciò posto, chiediamo agli uffici comunali – precisa il comunicato – di accogliere l’istanza, depositata lo scorso mese di marzo, volta ad ottenere l’intitolazione di una via a Ferdinando II di Borbone, sotto il cui regno lo stato delle Due Sicilie conseguì importanti primati mondiali sia in campo economico che sociale. La figura di questo grande statista, ricordato con il calunnioso epiteto di ”Re Bomba’, deve essere sottratta alla plurisecolare propaganda mistificante dei vincitori, ancor oggi riproposta nei testi scolastici, per essere definitivamente consegnata alla storia come quella di un sovrano illuminato che fece la grandezza del Sud’.